Qualche giorno fa, CryptoQuant ha pubblicato i risultati di un sondaggio sui cambiamenti nel mercato digitale. Uno dei risultati indica un aumento significativo del flusso di Bitcoin dai wallet dei miner agli exchange spot, segnando così il volume più alto di vendite degli ultimi sei anni.

I motivi principali di questo vertiginoso aumento potrebbero essere il prossimo halving (dimezzamento) di BTC, previsto ad aprile/maggio 2024, e l’imminente lancio degli ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti.

Fonte: CryptoQuant

Il mining di Bitcoin è sempre stata un’attività con un investimento iniziale piuttosto elevato. Non tutti gli investitori sono in grado di acquistare computer ad alte prestazioni e di pagare il consumo energetico. Ancora meno investitori hanno il know-how tecnico per configurare e mantenere le apparecchiature. Di conseguenza, il mining è una forma di investimento piuttosto inaccessibile ed esclusiva.

Cosa dice la ricerca di CryptoQuant?

Uno dei risultati principali della ricerca di CryptoQuant è stata la rilevazione che la maggior parte dei Bitcoin minati è stata trasferita agli exchange spot, una mossa riscontrata soprattutto nelle transazioni di una delle più grandi società di mining sul mercato, F2Pool.

In un’intervista a CoinDes, l’amministratore delegato della compagnia Bradley Park ha dichiarato che la manovra si è resa necessaria per far fronte all’enorme aumento dei costi di mining registrato negli ultimi tempi.

Inoltre, Park ha citato l’avvicinarsi dell’halving di Bitcoin, che dimezzerà le ricompense per il mining e potrebbe rendere l’attività quasi impraticabile, poiché il costo reale dell’operazione rimane lo stesso, ma il reddito lordo si dimezza.

 

Storicamente, l’aumento delle vendite da parte dei miner è stato spesso seguito da un brusco calo del valore di Bitcoin. Alcuni esperti mettono in guardia su questa possibilità, anche se la correlazione non è assoluta.

Nell’agosto 2019, ad esempio, si è registrato un notevole calo del numero di miner, ma il prezzo di BTC non ne ha risentito ed è continuato a salire.

L’halving di Bitcoin è la causa principale della fuga dei miner

L’halving di Bitcoin è un evento che il mercato attende con ansia perché ogni volta che si verifica, il valore dell’asset aumenta bruscamente.

L’halving si verifica ogni quattro anni circa per dimezzare le ricompense elargite ai miner che validano i blocchi sulla rete Bitcoin, riducendo la quantità di nuovi token che entrano in circolazione e aumentandone la scarsità e, di conseguenza, il valore.

Si tratta, quindi, di un evento vantaggioso per gli investitori ma svantaggioso per i miner, dal momento che il prossimo halving previsto per aprile o maggio 2024 vedrà le ricompense per il mining ridotte da 6,25 a 3,125 BTC. Di conseguenza, i miner dovranno sostenere gli stessi costi per l’estrazione di BTC ma con bassi margini di profitto.

Gli ETF spot su Bitcoin dovrebbero interessare anche i minatori che vogliono ampliare i loro investimenti

Dopo dieci anni di tira e molla, la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense ha finalmente autorizzato i primi ETF spot su Bitcoin. Questi ritardi sono stati in gran parte dovuti al fatto che l’autorità di regolamentazione riteneva che questo tipo di investimento avrebbe aumentato la possibilità di manipolazione del mercato.

Ora, dopo molte pressioni, gli asset sono disponibili per il trading, aprendo la strada a nuove forme di investimento con Bitcoin.

Con l’attuale crisi nel settore del mining, i minatori potrebbero essere alla ricerca di nuovi modi per investire, il che spiegherebbe la recente fuga dei miner più piccoli.

Per quanto riguarda le grandi società di mining, l’aumento del volume di vendite di BTC potrebbe essere legato al fatto che questo tipo di investimento non è più così redditizio, mentre gli ETF spot su BTC potrebbero offrire la possibilità di sfruttare un altro tipo di trading molto più conveniente.

Cosa aspettarsi dal mining di Bitcoin in futuro?

Gli esperti ritengono che il mining di Bitcoin tornerà a crescere, soprattutto nel periodo successivo all’halving di BTC. In particolare, quando le ricompense torneranno a un livello accettabile, ci saranno nuovi miner potrebbero iniziare a dedicarsi a questa attività.

Nel frattempo, il cloud mining si è dimostrato un’opzione meno costosa per i miner indipendenti, perché elimina i costi energetici, di software e di attrezzature che il mining tradizionale richiede.

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